storie di successo

Susanna

Finalmente si sente super potente, smette di forzarsi a rinchiudere le sue emozioni o a dover sopperire alle carenze degli altri, ottiene il giusto riconoscimento da chi ha vicino e si pone obiettivi ancora più alti sul lavoro.

Luana

Si riprende l’entusiasmo di essere una donna imprenditrice potente in un settore maschile e si da il permesso di meritare tutto: fatturato aumentato, rapporto coi figli potenziato ed emotivamente LIBERA prima della fine del percorso.

Silvia

Passare da rincorrere i suoi spazi a: definire i suoi standard non negoziabili e farli rispettare in casa e sul lavoro, prendersi gli spazi che vuole, ed ottenere anche un  aumento di stipendio.

Francesca

Si è ripresa la sua carriera e le docenze universitarie, ha smollato il senso di colpa verso la famiglia di origine, e ha recuperato il suo rapporto con sua figlia, prima della fine del percorso. Finalmente si guarda allo specchio ed è soddisfatta di sè.

Stefania

Natalia

Da essere sovraccaricata dai problemi degli altri senza spazio per sè e prospettive a dichiarare i propri confini, farli rispettare e lanciarsi in un nuovo progetto di lavoro…e di famiglia.

Tiziana

Da sentirsi spacciata e "troppo tardi" a liberarsi di pesi inutili, riprendersi la sua identità, ricollocarsi sul lavoro e ricostruire la coppia e settare nuovi standard personali

Cara Serena,
Sei arrivata in un momento in cui tutto il mio mondo stava crollando miseramente sotto i piedi e io con lui. L’unica certezza che credevo di avere, la mia famiglia, la stavo perdendo e tu mi hai aiutata a capire senza mezzi termini che l’unica certezza ero io. Ho capito di avere un valore a prescindere da tutto e da tutti; ho guardato in faccia la realtà, mi sono ritrovata, ricostruita, e data quella priorità che tanto cercavo qualcuno fuori da me mi concedesse. Mi hai aiutato a rischiarmela ed ho scoperto di potercela fare. Grazie al tuo preziosissimo work-book, a cui ancora ricorro al bisogno, ho capito di essermi accollata pesi non miei e me ne sono liberata. Mi hai dato una nuova consapevolezza e di tutto questo te ne sarò eternamente grata.

Francesca

Da sentirsi in scacco sul lavoro e in famiglia a rimettere tutti al loro posto essere un esempio di donna forte per le sue figlie e lanciarsi in un nuovo business

Ciao Sere, oggi è l’8 Marzo, il giorno che sento essere il migliore per scriverti, perché  é anche il mio 38 esimo compleanno, ed una femminista come me che giorno doveva nascere se non l’8 Marzo? Volevo ringraziarti per quello che hai fatto per me, o meglio per quello che hai tirato fuori di me, da sotto il fango.
Mi sono rivolta a te perché per non perdere cose che non contavano niente stavo perdendo me stessa, la stima delle mie figlie, la mia dignità. 
Ho capito che il motivo per cui mi facevano male era semplicemente che glielo permettevo, mi sono svegliata dopo 37 anni in cui mi sembrava “normale ” tollerare tutto e ho detto basta.

Quel basta mi ha tolto quelle che solo all’apparenza mi sembravano certezze, ma erano ricatti, abusi, violenze, travestiti da “ma mi vogliono bene”.
Ho dovuto prendere coscienza che no, di bene non me ne volevano affatto, e restare anche solo un altro minuto li mi avrebbe portato a pagare un prezzo troppo alto che si chiama: perdere la speranza.
Senza uno scopo, una speranza la vita scorre e il tempo passa, ci si sente inutili.
Invece quando hai uno scopo che sia anche solo vivere e guardarti allo specchio con onestà sapendo che stai facendo del tuo meglio la vita cambia colore e sapore.
Quando ti accontenti di qualcosa, dentro di te lo sai; e te la racconti perché far finta di non vedere é più comodo che cambiare.
Ma ci sono momenti dove cambiare é indispensabile per essere quello che di é e per essere fedeli a se stessi.
Nessuno sa meglio di te chi sei dove vai e cosa vuoi, non credere a chi ti dice il contrario.
Tu mi hai aiutata a mettere in atto, con strumenti pratici oserei definirli chirurgici un cambiamento che avrei dovuto fare chissà quanto tempo fa. E ho visto finalmente a chi stava regalando il mio tempo e le mie energie; piuttosto che così sarebbe stato meglio buttarle al secchio.
Tu hai cercato di aprire le mie prospettive, di costruire ponti, prima con corde e legni poi col cemento dove io vedevo solo muri.
Quei ponti mi hanno portato sull’altra riva del fiume, dove ancora mi devo ambientare ma che non abbandonerei più per nessun motivo al mondo.
Senza di te sarei caduta nel fiume e mi sarei fatta tirare sott’ acqua dalle sabbie mobili, o peggio non sarei partita e sarei rimasta immobile sulla riva sbagliata, buttando nel cesso una delle cose più preziose che abbiamo: la vita.
A chi dice che bisogna fare delle scelte, che le donne sono mogli e madri, che il lavoro per loro é secondario rispondo che l’ unica scelta che una donna deve fare é decidere chi vuole essere e dove vuole arrivare, dopodiché iniziare a lottare per se stessa ed arrivarci.
Questo é l’ esempio che volevo dare alle mie figlie quello di una madre con le palle a spigoli che non di ferma davanti a niente, e QUESTO tu mi hai fatto essere.

Sono sola si, come i leoni, come le aquile, ma sono io, Francesca, e l’ unica persona che in 37 anni ha capito come funziona Francesca sei tu, Serena.
Hai tutta la mia stima, il mio rispetto, il tuo percorso é quanto di meglio potessi trovare.
Sei stata un’ amica, una confidente, che non ha esitato quando sbagliavo a dirmi che stavo sbagliando.
Mi sono sentita compresa, in un mondo dove ci sentiamo senza futuro e con l’acqua alla gola un persona come te che ci regala prospettive é una cosa fantastica.
Essere donne é difficile e dura ma ne vale sempre la pena. Ci mettono al mondo ma non abbiamo il libretto di istruzioni per starci, per trovare il nostro posto, beh invece Serena il bugiardino ce lo da. Grazie di tutto.

Roberta C.

da non avere più mordente per investire in sè stessa dopo la fine di una lunga relazione a nuovi progetti, lavorativi e imprenditoriali, e riacquistata fiducia e serenità

Ciao Serena, tu sai in che condizioni pietose ero un anno fa, che dire…adesso gli occhi sorridono…in questo periodo sono molto presa tra il lavoro – finalmente sto allargando contatti e clientela e un nuovo progetto imprenditoriale che sto realizzando con mia sorella… e ti sorprenderò perché nonostante tutte le beghe l’umore è alto e non c’è intoppo che mi possa demotivare… e non perché c’è qualcuno di nuovo nella mia vita, ma perché grazie a te qualcosa mi si è smosso dentro.  Mi hai aiutato a capire una serie di meccanismi che evidentemente mettevo in atto nei rapporti mettendomi sempre un passo indietro e caricandomi dei problemi e delle aspettative di tutti… ho ricominciato da me, dalla fiducia in ciò che posso fare e in ciò che sono e sono determinata a continuare…  ho ritrovato la fiducia che avevo totalmente perso,  la voglia di tornare a vivere e a stare in mezzo agli altri,  il bisogno di riconoscermi a prescindere da quello che pensa chi mi sta intorno… sono più serena e ho ritrovato il mio spirito ironico e vivace!!! Non va tutto a meraviglia,  ma sono tornata in sella!!! Grazie di cuore e magari qualche volta ti chiederò ancora qualche sessione: sei diventata un’amica… un abbraccio grande 

Samantha

da paralizzata nella paura a essere libera da un ricattatore emotivo, investire nella sua famiglia e lanciarsi nel progetto della professione che ha sempre sognato

Potrà sembrare eccessivo dire che Serena mi ha salvato la vita: ma non lo è affatto.
Mi sono ritrovata incastrata in una relazione con un ricattatore possessivo e aggressivo. Dopo pochi mesi di apparente magia, sono sprofondata nel baratro di un bieco ricatto, al quale ho ceduto per molto tempo, nel timore di conseguenze catastrofiche. Eppure, una parte del mio cervello sapeva perfettamente cosa fare: e se da un lato mi sentivo incastrata in un labirinto senza uscita, dall’altro lato una parte di me diceva: “beh? Ti aspetti a cancellarlo subito dalla tua vita? Chiudi questa storia e basta!“. Sapevo benissimo come si risponde a un ricattatore, in che modo si disinnesca il suo potere, ma ogni volta che mi riproponeva di farlo, la paura mi paralizzava.
Lo lascio oggi. Anzi, no, domani. Anzi, no, dopo le ferie. Dopo Natale. Tra un mese. Tra tre mesi.

Non era mai il giorno giusto per riprendermi la mia vita. Ogni giorno che passava lui si faceva sentire più potente e controllante su di me. E’ durata quasi un anno. Un anno lunghissimo e orribile, in cui ho completamente calpestato la mia vita, in cui ho vissuto in una sorta di coma, con rari momenti di coscienza in cui avvertivo solo una profonda disperazione, e in cui non intravedevo via di uscita. Ho pensato seriamente di farla finita, e che se fossi morta tutto si sarebbe risolto. Sapevo di avere bisogno di aiuto, ma non avevo coraggio di rivolgermi a nessuno.
Girovagavo sui social. Finché non mi sono imbattuta nei post di Serena: mi ci sono riconosciuta, ho visitato la sua pagina e mi sono sentita di poter essere capita.
Fin dal primo incontro, Serena capito immediatamente la situazione e in un paio di sessioni aveva tutto chiaro. Mi ha detto una frase che tengo stretta me come un gioiello raro, che mi ha aperto gli occhi e soprattutto mi ha fatto sentire che potevo farcela: avevo il potere di decidere di chiudere, e di rialzarmi da quell’incubo. Il grande merito di Serena (e per questo sono convinta che le devo la vita) e di avermi fatto sentire di nuovo padrona della mia vita, capace, in grado di decidere e non di far decidere agli altri. Avevo già scritto una lettera di addio ai miei familiari, pronta nel caso in cui avessi deciso di farla finita. Dopo alcune sessioni quella lettera (che viaggiava sempre insieme a me) lo stracciata con grande soddisfazione.

Mi sono ripresa la mia vita, ma non solo:  sono riuscita a vedere anche la mia storia di vita (fatta, come per tutti, di gioia, dolori, fallimenti, traguardi ed errori) in modo più completo, dando a me stessa la possibilità di sbagliare e di correggere i miei errori. Ho deciso che per gli sbagli che ho fatto – e chi non ne ha fatti? – ho pagato abbastanza, e mi sono perdonata.
Ho dato inizio a nuovi progetti, a nuove speranze, nuove avventure. 
Ho ripreso gli svaghi e i passatempi che per lungo tempo avevo tralasciato.
Se per caso qualcuno me lo chiedesse, gli direi “non aspettare, datti una possibilità. Fallo subito. Il percorso con Serena può fare la differenza nella tua vita“. Nella mia a fatto la differenza tra il vivere il morire. E di questo non le sarò mai abbastanza grata.

Paola

Da bloccata nel dover "fare" a riprendersi i suoi spazi, essere rispettata e sentirsi libera di dire "NO" sia ai famigliari invadenti che a un lavoro importante per avviare il suo sogno di libera professione...e convolare a matrimonio.

Cara Sere, eccomi qui, ti scrivo in questo Solstizio d’Inverno per fare il “resoconto” del nostro viaggio e spero che la mia testimonianza possa essere un contributo positivo e costruttivo.
Che dire… ho cercato Serena e ho deciso di contattarla molto incuriosita dalla sua “irriverenza” sui social, dal suo modo franco e schietto di dire le cose, diverso da tutti gli altri. Io da parte mia stavo vivendo da mesi, anzi anni, un periodo complesso privato per una situazione difficile con una persona in particolare che non si sbrogliava nè sbloccava e a cui addossavo tutta la colpa delle mie reazioni e del mio malessere.

Dopo svariati altri tentativi di richieste di aiuto a diverse figure davvero mi sembrava di aver raschiato il fondo del barile, averle provate tutte e non essermi spostata di un millimetro.

E così a fine Agosto arriva il mio primo contatto con Serena, sempre puntuale, precisa, pronta e sul pezzo. Le ho illustrato il mio problema in una call a distanza e da lì il primo Settembre è iniziato il giro del mio mondo in 90 giorni.
Con Serena siamo partite scandagliando a fondo le emozioni, le mie, cosa provavo, dove e perchè senza mai chiedermi se ciò che provassi fosse giusto o sbagliato, ma la vera svolta è stato “il cerchio delle relazioni” e cioè essere aiutata da lei a capire dove posizionare le persone nella mia vita, se vicino o lontano al mio cuore ferito e vulnerabile, non tanto per i loro titoli ma quanto per loro i meriti.
Continuando con gli incontri mi sono sentita inizialmente confusa, fragile e messa in discussione ma Serena ha perseverato e non mi ha mollata, anche solo con un messaggino di “Come stai?”. Ho affrontato un grande cambiamento nel modo di comunicare dentro e fuori di me, ho imparato a distinguere i miei problemi dai problemi altrui e viceversa, cioè a prendermi quel che è mio, in tutto i sensi!
Giorno dopo giorno e mese dopo mese Serena era sempre lì, pronta a credere in me, ad aiutarmi, a consigliarmi, a scrollarmi di dosso paure e sensi di colpa.
Abbiamo lavorato anche su alcuni nodi profondi che avevano costellato la mia esistenza e che oggi leggo come piccoli traumi del passato, ma con una luce diversa perchè sì mi hanno portata fino a qui ma oggi posso e voglio essere anche altro.
Dopo 3 mesi circa mi sembra oggi di vedere dentro di me un’altra persona, e se all’inizio del percorso desideravo sentirmi libera dai ruoli imposti e delle mie reazioni, in pieno potere di me stessa e della mia vita alla fine mi sono sentita proprio così: una Regina che inizia a governare il suo regno con una mente, un cuore e un animo più equilibrati, calmi e sicuri. Oggi finalmente so che quello che devo fare può coincidere con quello che posso fare, che può coincidere con quello che voglio fare, e tutto questo mi ha ridato un’enorme potenza e libertà!

Dicono di me

vuoi lasciare anche tu il tuo impatto?