Nessuno può renderti felice.
Con le persone intorno a te anche le più vicine, condividi esperienze che producono in te sensazioni ed emozioni. Ma – come sai benissimo, le emozioni si smorzano finiscono..proprio come le esperienze fatte. Resti tu, a gestire la tua emotività e i tuoi sentimenti.

Le sensazioni di base (rabbia, paura, dolore, piacere) sono quelle che ci consentono una reazione immediata e che si attivano ogni volta che ci troviamo di fronte a un evento – cognitivo o emotivo – che richiama dal nostro “database mentale” qualcosa di già vissuto. Sui livelli delle sensazioni di base si definisce lo stato “normale” o patologico. Le emozioni sono un costrutto più alto delle sensazioni e si legano strettamente ad esperienze concrete. Per questo ad esempio ricordare un giorno in cui si stava a ridere con gli amici rievoca una emozione che non sta contestualmente avvenendo in questo momento, ma attiva una reazione biochimica nel nostro corpo – come la produzione di serotonina – proprio come se la stessimo vivendo.

Lo stesso vale per le emozioni negative, riattivabili quindi tutte anche al di fuori del contesto: possiamo decidere noi su cosa focalizzare la nostra mente.

Per questo nessuno può renderti felice: essere felice è una decisione ed una responsabilità personale.

La delega a chi ami di essere colui che ti rende felice è parte di quel che uccide i rapporti e trasforma i legami in legacci. Puoi assumerti la responsabilità di rendere te stesso felice ed uscire dalla condizione di bisogno.
Nessuno ti salva, non c’è principe azzurro.

“Un uomo, non é necessario. Esattamente come il dessert. Con questo non intendo essere amara o crudele, in alcun modo. Io amo i dessert!
Amo gli uomini li adoro, penso siano fantastici.
Ma non sono necessari per vivere.
Mia madre mi disse: tesoro un giorno ti sistemerai e sposerai un uomo ricco. E io risposi: mamma, io sono un uomo ricco. La mia esperienza con gli uomini è fantastica in quanto li scelgo perché mi piacciono, non perché ne ho bisogno.”
— Cher

Vuoi iniziare un percorso con me? Scrivimi per parlarne e capire su cosa possiamo lavorare insieme.

(ascolto – Savage Bahari)