la vita non è la festa che immaginavamo ma visto che siamo qui, balliamo.

Ai bambini basta poco per essere felici, si dice.
Ai bambini basta poco perché non hanno pensieri?
No, non per questo: sono felici con poco anche i bambini in territori di guerra, i bambini in situazioni estremamente disagiate.

Basta poco, a determinate condizioni, a tutti: anche agli adulti.
Confondiamo la felicità con gli attimi di gioia e per questo facciamo fatica a “sentirci felici”.  In effetti la felicità è una scelta di apertura mentale di cui ciascuno deve prendersi il proprio carico quotidianamente: a quel punto può bastare poco.
Basta poco agli adulti che hanno fatto pace con se stessi, che non delegano ad altri la propria felicità, che sanno stare soli ed hanno imparato a farsi compagnia e a parlare coi propri silenzi; come fanno i bambini che quando giocano da soli si raccontano il mondo che hanno dentro.
Basta poco agli adulti che ancora hanno una visione progettuale per il futuro proprio e di chi amano, e per questo non si guardano intorno con timore ma con stupore trasformando quello che hanno in opportunità; che si reinventano e non si abbattono, come i bambini che trasformano in giocattolo qualunque cosa gli passi in mano.
Basta poco a chi non si sente salvatore di qualcuno, a chi non accetta la delega a rendersi responsabile di colmare dei vuoti e non si ammala di “gesucristismo”: perchè già facciamo fatica a salvare noi stessi, figuriamoci gli altri.

Nessuno può dare la felicità a qualcun altro: infatti nella vita siamo noi stessi per primi alla ricerca della felicità! questo presuppone, che la felicità non è un dato acquisito, che possiamo andare in giro donando , e tanto meno che la possediamo. Se io non ho la MIA felicità, come faccio a darla a qualcun altro? Come posso esigere da qualcuno che egli rappresenti infallibilmente la mia felicità?

Possiamo però lavorare sulla nostra percezione del mondo e di noi stessi, per poterci fare carico della nostra propria felicitò.
Ecco tre TIPS di self help (=auto aiuto). si tratta di strumenti reali, che utilizzo anche nelle sessioni di lavoro per offrire degli strumenti di autovalutazione e di miglioramento a chi decide di intraprendere un percorso di crescita con me.
1- trova ogni giorno tre motivi nuovi per essere grato. Il mio suggerimento è importi di eseguire questo “esercizio di gratitudine” prima di guardare il tuo cellulare la mattina.
2- Sei solito meditare? se la risposta è sì, ottimo: questo esercizio ti verrà più semplice. Se la rispostaè no, ottimo: questo esercizio è breve e ti renderà più consapevole. Fermati in silenzio per 5 minuti (importa un timer se non sei abituato a restare in silenzio con te stesso!) ad ascoltare i tuoi pensieri. Fallo al mattimo prima di iniziare la tua routine perchè – incredibile a dirsi – già appena alzati abbiamo in mente tutta una serie di collegamenti tra i nostri “appuntameti della giornata” e delle emozioni collegate (ne parleremo prendendo in esame la biochimica del pensiero!). Cerca di individuare – se ce ne sono – quelli che ti suscitano emozioni negative.
Scrivi su un foglio una lista con almeno 5 punti rispondendo alla domanda “cosa dovrei volontariamente dire, non dire, fare o non fare, pensare o non pensare per peggiorare consapevolmente questa situazione?”. 
A fine giornata torna a controllare quali di quelli segnati hai già messo in atto senza rendertene conto..in questo modo puoi aggiustare il tiro!
3- Sorridi volontariamente alle persone con cui incroci lo sguardo. Questo esercizio ti metterà di fronte alla possibilità di abbassare lo sguardo per non dover incontrare altri occhi intorno a te  – sapendo di dover fare questo esercizio – o di sorridere molto più spesso del solito.. ti renderai presto consapevole del fatto che la tua propria postura è una scelta! A seconda di quante volte dovrai far caso al sorridere, ti renderai conto di quanto poco sorridevi!
Inoltre poichè le persone tendono a rispondere al sorriso ti troverai velocemente molti sguardi sorridenti in risposta. Alla fine di ogni giornata trarrai le conclusioni sul tuo personale stile di approccio alla vita.. e potrai scegliere di cambiare e migliorarlo.
Posso essere il tuo coach, chiedimi info.